Brevetto Comunitario
Il Brevetto Comunitario è una forma di tutela brevettuale allo studio da diversi anni ma attualmente non ancora attiva il cui scopo sarà quello di creare un titolo valido in maniera unitaria in tutti gli Stati dell’Unione Europea, come se fosse un normale brevetto nazionale.
Il brevetto Comunitario non sarà più un fascio di brevetti nazionali da gestire singolarmente dopo la loro concessione, ma sarà un titolo unico.
La gestione della procedura di rilascio del Brevetto Comunitario sarà sempre affidata all’EPO e potrà presentarsi sia come alternativa al Brevetto Europeo che rappresentare una fase dello stesso.
In particolare, nel caso si depositi una domanda di Brevetto Europeo, sarà possibile designare l’Unione Europea considerandola come uno degli Stati aderenti alla Convenzione brevetto europeo – EPC.
Al momento anche se è stato emanato il regolamento per il Brevetto Europeo ed è stato approvato l’Accordo per l’istituzione di una Corte unificata per il Brevetto Unitario, l’iter di attivazione di questa nuova forma di tutela brevettuale è in fase di stallo ed in attesa delle necessarie ratifiche oltre che della definizione del regolamento attuativo e si prevede che possa essere attivo non prima del 2016.
Il brevetto comunitario sarà attivo nel momento in cui il regolamento sarà ratificato da almeno tredici stati dei venticinque che hanno sottoscritto l’accordo, inclusi Francia, Germania e Gran Bretagna. Attualmente sono cinque gli Stati che hanno ratificato il regolamento, l’Italia e la Spagna non hanno aderito all’accordo in quanto il regolamento prevede l’utilizzo come lingue ufficiali soltanto dell’inglese, francese e tedesco.
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