Come si scrive un brevetto
La domanda che molti si pongono è: come si scrive un brevetto?
Il deposito di una domanda di brevetto per invenzione industriale – modulo INV-RI o domanda di brevetto per modello di utilità – modulo MU-R richiede che sia depositata anche una relazione tecnica con cui si fornisca una descrizione dell’invenzione ed alla quale siano eventualmente allegati uno o più disegni.
La relazione tecnica deve comprendere obbligatoriamente anche un riassunto ed una o più rivendicazioni che definiscono l’ambito di tutela del brevetto ed in quanto tali costituiscono l’elemento più importante della domanda di brevetto.
Anche se non esistono modalità obbligatorie per la stesura della descrizione, è raccomandabile seguire uno schema predeterminato (Modulo descrizione e rivendicazioni domanda di brevetto) in modo da rendere chiaro quali siano gli aspetti innovativi e quali sono le differenze rispetto allo stato della tecnica.
Inoltre occorre considerare che la descrizione deve essere quanto più accurata e chiara possibile per consentire ad una persona esperta del ramo di poter replicare l’invenzione in maniera autonoma (sufficiente descrizione).
Infatti, l’errore più comune che si compie quando si redige il testo della descrizione è quello di pensare al brevetto come un documento di carattere pubblicitario e non tecnico, cosicchè si predilige descrivere i vantaggi che l’invenzione persegue piuttosto che gli elementi tecnici che permettono di ottenere tali vantaggi, con il risultato di avere un’invenzione insufficientemente descritta.
La descrizione dovrebbe sempre iniziare con un breve riferimento allo stato della tecnica ed ai problemi che si sono riscontrati. Il punto seguente deve descrivere proprio qual è il problema (o i problemi) che l’invenzione o il modello vuole risolvere ed il modo in cui l’invenzione risolve tali problemi.
La descrizione termina con una breve descrizione dei disegni eventualmente allegati e con una descrizione dettagliata di uno o più esempi preferiti di esecuzione dell’invenzione.
La descrizione deve essere accompagnata preferibilmente da uno o più disegni che illustrano una o più configurazioni preferite dell’oggetto del brevetto e che devono essere redatti con linee nere su sfondo bianco, evitando ombreggiature e colori.
Ogni disegno deve anche presentare una numerazione con cui si indicano le varie parti degli oggetti raffigurati e che devono essere ripresi anche nella descrizione.
La parte più importante del testo del brevetto è rappresentato dalle rivendicazioni, che sono frasi sintetiche in cui si elencano le caratteristiche essenziali che devono essere presenti nell’oggetto del brevetto affinchè sia possibile risolvere il problema tecnico proposto.
Il numero minimo di rivendicazioni è 1 mentre non c’è un limite massimo anche se è importante non eccedere anche per evitare di pagare tasse addizionali.
Ad esempio per i brevetti di invenzione italiani è prevista una tassa addizionale di € 45,00 per ogni rivendicazione oltre la decima.
La redazione delle rivendicazioni rappresenta l’elemento cardine del brevetto ed una loro formulazione non adeguata può compromettere l’esito di un brevetto o la sua efficacia.
Infatti rivendicazioni troppo generiche possono rendere nullo il brevetto per mancanza di novità o provocare il respingimento della domanda per mancanza di chiarezza.
Al contrario, rivendicazioni troppo dettagliate possono rendere il brevetto facilmente aggirabile. Per questo motivo, anche se la normativa non impone di rivolgersi a consulenti, è sempre consigliabile demandare la fase di stesura del testo a professionisti esperti in materia.
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Ti consigliamo la lettura dell’articolo: brevettare da soli o rivolgersi ad un avvocato o consulente
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tag: come si scrive un brevetto, domanda, brevetto, deposito, riassunto, descrizione, rivendicazioni
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