Quanto costa brevettare
Le spese da sostenere per il deposito di una domanda di brevetto ed il suo successivo mantenimento in vita variano sensibilmente in funzione del numero e della tipologia di Stati in cui si desidera ottenere l’esclusiva sulla propria innovazione.
Quando si affronta il deposito di una domanda di brevetto in Italia occorre considerare che non è necessario rivolgersi ad un consulente, anche se la complessità e la delicatezza della materia lo renderebbe opportuno.
Al contrario, nel momento in cui si decide di depositare il proprio brevetto anche all’estero, salve poche eccezioni, è generalmente richiesto un indirizzo locale per la corrispondenza con gli uffici brevetti locali, con la conseguenza che diviene obbligatorio rivolgersi ad un consulente del posto.
In ambito italiano, il deposito di una domanda di brevetto prevede tre tipologie di spesa;
– tasse di deposito;
– diritti camerali;
– costi del consulente (se previsto).
Le tasse di deposito (tasse italiane brevetti, marchi e design) hanno un importo che varia a seconda che il brevetto sia per invenzione o per modello di utilità. Per i brevetti di invenzione è prevista una tassa base dell’importo di € 50,00 in caso di deposito telematico, mentre è compresa tra € 120,00 ed € 600,00 nel caso di deposito cartaceo, in funzione del numero di pagine di cui è composta la domanda. In entrambi i casi è poi prevista una tassa aggiuntiva di € 45,00 per ogni rivendicazione oltre la decima.
E’ anche richiesto il pagamento di una ulteriore tassa di ricerca di € 200,00 con la quale si ottiene il diritto a ricevere il rapporto di ricerca da parte dell’Ufficio Europeo Brevetti (EPO). Il pagamento di quest’ultima tassa può essere evitato presentando all’atto del deposito della domanda la traduzione in inglese delle rivendicazioni.
Per i modelli di utilità è prevista una tassa di deposito di € 50,00 in caso di deposito telematico, e di € 120,00 per il deposito cartaceo, a prescindere dal numero di pagine e dal numero di rivendicazioni. Non è prevista la tassa di ricerca in quanto il deposito di una domanda di brevetto per modello di utilità non da diritto alla ricerca da parte dell’EPO.
I costi per il consulente variano generalmente anche in funzione della tipologia di brevetto e della complessità del lavoro, potendo essere previsti anche costi aggiuntivi nel caso in cui si decida di eseguire una ricerca preventiva volta a verificare che l’invenzione da brevettare sia effettivamente nuova.
Lo studio Maiello propone alla sua clientela un servizio di consulenza, stesura e deposito di una domanda di brevetto per invenzione in Italia ad un costo che varia tra i 1500 € ed € 2500 oltre oneri previdenziali (CNA 4 %), tasse e diritti camerali di deposito (€ 66,00) ed IVA.
Lo studio Maiello allo scopo di consentire a tutti l’accesso alla tutela del proprio patrimonio di proprietà intellettuale offre particolari agevolazioni per il deposito delle domande di brevetto per invenzione.
Gli onorari di deposito sono comprensivi anche della traduzione delle rivendicazioni al fine di evitare il pagamento della suddetta tassa di ricerca (€ 200,00).
Per le domande di brevetto per modello di utilità il costo degli onorari è fissato ad € 1500 oltre tasse di deposito e diritti camerali ( € 66,00), contributi previdenziali (4% CNA) ed iva.
Per i depositi esteri i costi variano in funzione della tipologia di brevetto, dei costi di traduzione e priorità e dell’eventuale presenza di un corrispondente estero. Per un approfondimento in merito si rimanda alla pagina brevetto europeo e alla pagina domanda internazionale pct.
tag: quanto costa brevettare, costi, brevetto, invenzione, utilità, tasse, deposito, pagamento, avvocato
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