Differenze tra cessione dei diritti e contratto di licenza

Nell’ambito del diritto d’autore, della proprietà intellettuale ed industriale (brevetti, marchi, design e diritto d’autore), termini come “cessione dei diritti” e “contratto di licenza” vengono utilizzati per capire come opere creative, invenzioni, marchi e design possono essere utilizzati e sfruttati. Sebbene entrambi i concetti riguardino il trasferimento di diritti, esistono differenze sostanziali tra di loro che influenzano il controllo e i benefici economici derivanti dall’uso dei diritti della proprietà intellettuale ed industriale. Continua a leggere

Differenze tra diritto d’autore e brevetto

La principale differenza tra il diritto d’autore ed il brevetto consiste nel fatto che il diritto d’autore comprende le opere dell’ingegno che non trovano tutela con la brevettazione.

Per opere di ingegno debbono intendersi le opere letterarie, teatrali, musicali, cinematografiche, artistiche, scientifiche, fotografiche, architettoniche, i disegni tecnici ed infine le banche dati.

Il brevetto, al contrario, tutela tutte quelle soluzioni tecniche nuove, inventive e che trovino un’applicazione industriale. Continua a leggere

Contributi Euipo 2024: fino al 75% per depositi marchi, brevetti e design

La Commissione Europea ha rifinanziato anche per il 2024 il bando SME-Fund che prevede la concessione di agevolazioni per la valorizzazione della proprietà intellettuale delle PMI aventi sede nella UE.

Per snellire i tempi di accesso ai fondi, la Commissione europea ha devoluto interamente la gestione del bando all’Euipo (Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale) e quindi sarà a questo ufficio che bisognerà presentare la domanda e sempre lo stesso ufficio gestirà l’intero iter.

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Differenze tra brevetto per modello di utilità e design

Sei incuriosito dal conoscere le differenze tra il brevetto per modello di utilità e il modello o design e sei andato su google o su bing alla ricerca di maggiori informazioni al riguardo e sei finito qui, su questa pagina, giusto?

Vorresti capire se posso farti comprendere quelle differenze in maniera chiara e sintetica? Certo che posso! Continua a leggere

Finanziamento brevetti e marchi in Emilia-Romagna

La Regione Emilia-Romagna promuove una nuova misura a sostegno delle imprese della regione: si tratta del Fondo STARTER, fondo rotativo di finanza agevolata a compartecipazione privata, finalizzato al sostegno della nuova imprenditorialità.

Il Fondo Finanzia progetti attraverso la concessione di mutui di importo fino a € 300.000 con durata massima 96 mesi, a tasso zero per il 70% dell’importo ammesso, e ad un tasso agevolato per il restante 30%. Continua a leggere

Avvocati e consulenti in proprietà industriale non abilitati

Una privativa industriale (brevetto, marchio o design) può essere depositata o dal suo titolare/i oppure da un soggetto abilitato per legge.

Chi sono i soggetti abilitati a depositare una privativa industriale per conto del suo titolare?

I soggetti che per legge sono abilitati a depositare una privativa industriale (brevetti, marchi e design) sono gli avvocati.

La legge stabilisce che gli avvocati possono depositare presso gli uffici nazionali ed esteri qualsivoglia forma di privativa industriale. Continua a leggere

Registrare un dominio di un marchio registrato

In questo post cercheremo di capire:

1) se è possibile per una persona fisica o giuridica registrare un nome a dominio di un marchio registrato;

2) se è possibile registrare un dominio di un marchio noto detenuto da terzi;

3) se è possibile registrare un nome a dominio simile ad un marchio noto o registrato;

4) cosa accade nel caso in cui il dominio viene registrato prima di un marchio detenuto da terzi.

Per i meno esperti, possiamo immediatamente affermare, preliminarmente, che il titolare di un marchio registrato può registrare un nome a dominio con la medesima dicitura contenuta nel proprio marchio.

Il consiglio che molti dovrebbero seguire, è che prima di procedere alla registrazione del proprio marchio sarebbe opportuno verificare se il nome scelto per il marchio è “libero” come nome a dominio.

Questa procedura consentirebbe al titolare del marchio di avere a sua disposizione e quindi di “occupare” anche il nome a dominio scelto, così da evitare procedimenti amministrativi o giudiziari contro terzi che nelle more della registrazione del marchio o anche successivamente vogliano sfruttare quel nome.

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